SALVAMAMME per venti anni non ha partecipato a mercatini salvo rarissime eccezioni, né ceduto in alcuna forma capi di vestiario dietro offerte, riservando le ingenti donazioni di vestiario dei cittadini di Roma e non di Roma alle migliaia di famiglie in difficoltà, ai pensionati al minimo, ai migranti, a ospedali, a enti e associazioni benefiche, a progetti di volontariato all’estero…
Sempre provvedendo a registrare le ricevute in cartaceo, a disposizione delle competenti autorità.

Oggi siamo in crisi: con la rimozione dei cassonetti gialli per la raccolta dell’usato quotidianamente si riversa nei magazzini una quantità straordinaria di indumenti, con una forte percentuale di capi malridotti, pesantemente fallati, non conformi agli standard dell’Associazione o inadatti alle famiglie e quindi inutilizzabili, mentre per di più lo smaltimento in discarica avviene a costi molto sensibili ma è inevitabile, perché – per esigenze di sicurezza – i magazzini non possono venire intasati.

SALVAMAMME, pertanto, a partire dalla data odierna si riserva la facoltà di partecipare a mercatini per affrontare la situazione o di provvedere a cedere parte delle eccedenze a terzi, destinando il ricavato per coprire spese di assicurazioni, di gasolio per gli autoveicoli, di telefoni.

Roma, 7 marzo 2017
La Presidente
Maria Grazia Passeri