SALVAMAMME per venti anni non ha partecipato a mercatini salvo rarissime eccezioni, né ceduto in alcuna forma capi di vestiario dietro offerte, riservando le ingenti donazioni di vestiario dei cittadini di Roma e non di Roma alle migliaia di famiglie in difficoltà, ai pensionati al minimo, ai migranti, a ospedali, a enti e associazioni benefiche, a progetti di volontariato all’estero…
Sempre provvedendo a registrare le ricevute in cartaceo, a disposizione delle competenti autorità.
Oggi siamo in crisi: quotidianamente si riversa nei magazzini una quantità straordinaria di indumenti, con una forte percentuale di capi malridotti, pesantemente fallati, non conformi agli standard dell’Associazione o inadatti alle famiglie e quindi inutilizzabili, mentre per di più lo smaltimento in discarica avviene a costi molto sensibili ma è inevitabile, perché – per esigenze di sicurezza – i magazzini non possono venire intasati.
SALVAMAMME, pertanto, a partire dalla data odierna si riserva la facoltà di partecipare a mercatini per affrontare la situazione o di provvedere a cedere parte delle eccedenze a terzi, destinando il ricavato per coprire spese di assicurazioni, di gasolio per gli autoveicoli, di telefoni, per spese speciali per i non abbienti ed esigenze fondamentali previste da statuto.
Roma
La Presidente
Maria Grazia Passeri