Un amore infinito e tanta incoscienza ci spinge ad andare avanti ogni giorno. Una guerra contro una burocrazia elefantiaca, contro una situazione oggettiva che ci penalizza: finanziamenti che arrivano dopo anni, carichi ogni giorno di più di tasse.

Dovrei pentirmi di avere aperto le braccia alle famiglie e forse di aver salvato decine di vite al macero, di aver rischiato qualche volta la vita.

Dovrei pentirmi di amare le migliaia di mamme che arrivano ogni giorno con la speranza che muore.
Non riesco a farlo!

Ho fede, non so esa

ttamente in che cosa ma mi sorregge la fede. E’ quella forza misteriosa che ogni giorno mi spinge fuori dal letto dove mi sono arrovellata tutta la notte a fare conti senza misurare le mie forze e quelle di chi mi segue generoso perché si fida di me.

So che oltre la volontà metallica che ci porta ad andare avanti siamo fragili ed esposti, magari al primo che macina odio e che ha provato a mettere le mani nelle cose di tutti, volendo tutto per sé, o alla persona scontenta piena di rabbia verso il mondo, all’uomo di potere che magari dopo aver provato ad usarci vuole danneggiarci per gioco, perché vuole di più.

Siamo qua, nelle nostre stanze aperte a tutti con le mani nude e le braccia aperte. Metallici e fragili, chiunque può trovarci per farci del bene o del male. Siamo della consistenza di un sogno, fragile ed indimenticabile. Un sogno a cui si aggrappano, credendoci, migliaia di genitori senza risorse economiche. Reggeremo? Non lo so….Ma senza sogni cosa ci rimane alla fine?

Grazia Passeri

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